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Primavera e allergie. Gli allarmi (e le opportunità)


L’agognata primavera è iniziata, e per la verità era giunta in molte zone d’Italia con fin troppo anticipo, date le temperature assai miti del mese sovente più freddo, febbraio. È comunque un cambio di stagione che presenta parecchie criticità, tra sensi di spossatezza e, soprattutto, rischi di disturbi respiratori, tra il proliferare di pollini e livelli di smog incrementati dalla diminuzione delle precipitazioni.


L’agognata primavera è iniziata, e per la verità era giunta in molte zone d’Italia con fin troppo anticipo, date le temperature assai miti del mese sovente più freddo, febbraio. E’ comunque un cambio di stagione che presenta parecchie criticità, tra sensi di spossatezza e, soprattutto, rischi di disturbi respiratori, tra il proliferare di pollini e livelli di smog incrementati dalla diminuzione delle precipitazioni.

L’allerta per giunta si nutre di un quadro generale – globale e di lungo periodo – piuttosto preoccupante, a leggere i dati della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (Siaip), nei giorni scorsi a Congresso interregionale a Riva del Garda. E sono cifre di un’autentica escalation.

“Nella popolazione fino ai 14 anni si stima che gli allergici in Italia siano oramai il 30%”, avverte il coordinatore emiliano del Siaip Giovanni Cavagni. Nello specifico, il 10% dei bambini soffre di asma bronchiale, che per l’80% è associato a forme allergiche, e per giunta si stima che entro il 2020 la metà soffrirà di rinite. Le incidenze maggiori sono rilevate al Nord del paese, per la concomitante presenza di molte graminacee (foriere di pollini) e di maggiori livelli di inquinamento, che insieme quasi raddoppiano l’incidenza dei problemi respiratori e altro, incluse dermatiti e congiuntivite.

A fronte di questo, ad avanzare è anche la scienza. È in atto un “perfezionamento della diagnostica allergologica, che alla tradizionale diagnostica cutanea con prick test può affiancare ora la sofisticata indagine molecolare delle immunoglobuline, e anche la misurazione dei gas esalati con il respiro, come l’ossido nitrico”, spiegano i vertici della Siaip. E questo significa non solo individuare tempestivamente le allergie, ma anche identificare il singolo allergene in causa, per poterlo combattere.

E a ciò si aggiunge un altro elemento di ottimismo. La primavera non è solo sede di possibili problemi respiratori, ma anche di possibili rimedi. Le tiepide giornate favoriscono il ritorno alle gite al mare, ad esempio, e non è poco. Non mancano “i se e i ma” tra i medici in proposito, ma nessuno in fondo contesta il concetto che l’acqua marina rappresenti un vero e proprio “aerosol” di vapore acqueo e sali che, grazie al sole, si levano e vengono assorbiti dal corpo. Per la gratitudine dei nostri polmoni e di tutto il corpo.


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