Bugiardino Crestor 10mg 28cpr rivestite
Forma
Compresse rivestite con film. Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg, 20 mg o 40 mg di rosuvastatina (come rosuvastatina sale di calcio).
Categoria
Inibitori della HMG-CoA reduttasi Meccanismo d'azione Rosuvastatina e' un inibitore selettivo e competitivo della HMG -CoA reduttasi, l'enzima limitante la velocita' di conversione da 3 -idrossi-3-metilglutaril coenzima A in mevalonato, un precursore del colesterolo. Il sito primario di azione della rosuvastatina e' il fegato, l'organo bersaglio per l'abbassamento del colesterolo. Rosuvastatina aumenta il numero di recettori epatici per le LDL presenti sulla superficie cellulare, con conseguente aumentata captazione e catabolismo delle LDL, e inibisce la sintesi epatica di VLDL, riducendo di conseguenza il numero totale di particelle VLDL ed LDL. Effetti farmacodinamici Rosuvastatina riduce i livelli elevati di colesterolo LDL, di colesterolo totale e dei trigliceridi e aumenta il colesterolo HDL. Inoltre riduce i livelli di ApoB, colesterolo non HDL, colesterolo VLDL, trigliceridi VLDL e aumenta l'ApoA-I (vedere Tabella 1). Rosuvastatina inoltre diminuisce i rapporti di LDL -C/HDL-C, colesterolo totale/HDL-C, e colesterolo non HDL/HDL-C e ApoB/ApoA -I. Efficacia clinica Rosuvastatina e' efficace negli adulti affetti da ipercolesterolemia, con e senza ipertrigliceridemia, indifferentemente dalla razza, dal sesso o dall'eta', e in popolazioni particolari quali i diabetici o i pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare. Negli studi di fase III, Rosuvastatina si e' dimostrata efficace nel trattamento della maggior parte dei pazienti affetti da ipercolesterolemia di tipo IIa e IIb (concentrazione basale media di LDL-C pari a circa 4,8 mmol/l), in accordo con quanto stabilito dalle linee guida dell'European Atherosclerosis Society (EAS 1998) circa l'80% dei pazienti trattati con il prodotto ha raggiunto gli obiettivi di LDL-C indicati in tali linee guida (<3 mmol/l). In un ampio studio condotto su 435 pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare di tipo eterozigote, e' stata somministrata una dose di Rosuvastatina da 20 fino a 80 mg secondo un disegno di titolazione forzata della dose. Tutte le dosi hanno dimostrato avere un effetto benefico sui parametri lipidici e di facilitare il raggiungimento degli obiettivi fissati dalle linee guida. Dopo titolazione a dosi giornaliere di 40 mg (12 settimane di terapia), il livello di LDL-C veniva ridotto del 53%. Il 33% dei pazienti ha raggiunto gli obiettivi riportati nelle linee guida EAS per i livelli di LDL-C (<3 mmol/l). In uno studio in aperto con titolazione forzata della dose, e' stata valutata la risposta al trattamento con il farmaco alle dosi di 20-40 mg in 42 pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare di tipo omozigote. Nella popolazione complessiva la riduzione media dei livelli di LDL-C e' stata pari al 22%. In studi clinici condotti su un numero limitato di pazienti, Rosuvastatina ha dimostrato avere un effetto additivo nell'abbassare i livelli di trigliceridi quando utilizzato in combinazione con fenofibrato, e nell'aumentare i livelli di HDL-C quando usato insieme con niacina. Gli studi di mortalita' e di morbilita' con Rosuvastatina non sono ancora stati completati: rosuvastatina quindi non ha ancora dato prova di prevenire le complicazioni associate alle anomalie lipidiche, come le malattie coronariche.
Principi attivi
ROSUVASTATINA SALE DI CALCIO
Indicazioni
Ipercolesterolemia primaria (tipo IIa, inclusa l'ipercolesterolemia familiare di tipo eterozigote) o dislipidemia mista (tipo IIb) in aggiunta alla dieta quando la risposta a quest'ultima e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione ponderale) risulta essere inadeguata. Ipercolesterolemia familiare di tipo omozigote, in aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti ipolipemizzanti (ad esempio LDL aferesi) o quando tali trattamenti non risultano appropriati.
Controindicazioni
Rosuvastatina e' controindicato: - in pazienti con ipersensibilita' alla rosuvastatina o ad uno degli eccipienti - in pazienti con malattia epatica in fase attiva, inclusi inspiegabili, persistenti aumenti dei livelli delle transaminasi sieriche e qualsiasi aumento delle transaminasi sieriche oltre 3 volte il limite superiore di normalita' - in pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale (clearance della creatinina <30 ml/min) - in pazienti con miopatia - in pazienti trattati contemporaneamente con ciclosporina - durante la gravidanza e l'allattamento, e nelle donne in eta' fertile che non usano idonee misure contraccettive.
Posologia
Prima di iniziare il trattamento, il paziente deve essere sottoposto ad una dieta ipolipidica standard, che deve essere mantenuta anche durante il trattamento. La dose deve essere scelta tenendo conto degli obiettivi della terapia e della risposta del paziente, utilizzando le linee guida terapeutiche attualmente in uso. La dose iniziale raccomandata e' di 10 mg una volta al giorno per via orale la maggior parte dei pazienti e' gia' controllata con questa dose. Se necessario, un aggiustamento della dose a 20 mg puo' essere effettuato dopo 4 settimane. Un raddoppio della dose a 40 mg deve essere considerato solo in pazienti con ipercolesterolemia grave ad alto rischio cardiovascolare (in particolare quelli con ipercolesterolemia familiare), che con la dose di 20 mg non hanno raggiunto gli obiettivi di colesterolo stabiliti, e sui quali si effettueranno controlli di routine. Il prodotto puo' essere somministrato in qualsiasi momento della giornata, con o senza cibo. Uso nei bambini L'efficacia e la sicurezza nei bambini non sono ancora state stabilite. L'esperienza clinica pediatrica e' limitata a un numero ridotto di bambini (di eta' pari o superiore a 8 anni) affetti da ipercolesterolemia familiare di tipo omozigote. Per tale motivo il farmaco non e' al momento raccomandato per l'uso pediatrico. Uso nei pazienti anziani Non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Dosaggio in pazienti con insufficienza renale Non e' necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione della funzionalita' renale lieve o moderata. L'uso del farmaco in pazienti con insufficienza renale grave e' controindicato. Dosaggio in pazienti con compromissione della funzionalita' epatica In soggetti con punteggio Child-Pugh <= 7 non e' stata osservata un'aumentata esposizione sistemica alla rosuvastatina, riscontrata invece nei soggetti con punteggio Child-Pugh di 8 e 9. In questi pazienti deve essere considerata una valutazione della funzionalita' renale. Non vi e' esperienza in soggetti con punteggio Child-Pugh >9. Il prodotto e' controindicato nei pazienti con malattia epatica in fase attiva. Razza Un'aumentata esposizione sistemica e' stata osservata nei soggetti giapponesi e cinesi. Questo deve essere considerato nella scelta delle dosi nei pazienti di origine giapponese e cinese. SOVRADOSAGGIO: Non e' disponibile un trattamento specifico in caso di sovradosaggio. In tale evenienza, si consiglia l'instaurazione di un trattamento sintomatico e delle necessarie misure di supporto. La funzionalita' epatica e i livelli di CPK devono essere monitorati. L'emodialisi non e' ritenuta essere di utilita'.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C. Conservare il blister nel confezionamento originale.
Avvertenze
Gravidanza ed allattamento Controindicato durante la gravidanza e l'allattamento. Le donne in eta' fertile devono adottare idonee misure contraccettive. Dal momento che il colesterolo e gli altri derivati della biosintesi del colesterolo sono essenziali per lo sviluppo del feto, il rischio potenziale derivante dall'inibizione dell'HMG-CoA reduttasi supera i vantaggi del trattamento durante la gravidanza. Gli studi sull'animale hanno fornito prove di limitata tossicita' riproduttiva. Se una paziente in terapia con il farmaco rimane incinta, il trattamento deve essere immediatamente sospeso. Rosuvastatina e' escreta nel latte di ratto. Non ci sono dati disponibili sull'escrezione del farmaco nel latte umano. Effetti sulla guida e sull'uso di macchinari Non sono stati condotti studi per determinare l'effetto di Rosuvastatina sulla capacita' di guidare o di usare macchinari. Considerate le sue proprieta' farmacodinamiche, e' improbabile che il farmaco abbia effetti su tale capacita', anche se occorre considerare che durante il trattamento si possono verificare vertigini.
Interazioni
Ciclosporina: durante il trattamento concomitante con Rosuvastatina e ciclosporina i valori di AUC di rosuvastatina erano, in media, 7 volte superiori a quelli osservati nei volontari sani. La somministrazione concomitante di Rosuvastatina e di ciclosporina non ha avuto effetti sulla concentrazione plasmatica di ciclosporina. Antagonisti della vitamina K: come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l'inizio del trattamento o un aumento del dosaggio di Rosuvastatina in pazienti sottoposti a terapia concomitante con antagonisti della vitamina K (ad esempio warfarina) puo' provocare un aumento dei valori di INR (International Normalized Ratio). La sospensione del trattamento o una riduzione del dosaggio del farmaco puo' comportare una diminuzione dell'INR. In queste situazioni, e' opportuno effettuare un monitoraggio appropriato dell'INR. Gemfibrozil: come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l'uso concomitante del farmaco e gemfibrozil ha provocato un aumento di 2 volte della Cmax e AUC di rosuvastatina. Antiacidi: la somministrazione contemporanea del farmaco e di una sospensione di antiacidi contenente alluminio e idrossido di magnesio ha provocato una diminuzione della concentrazione plasmatica di rosuvastatina di circa il 50%: questo effetto risultava attenuato quando gli antiacidi venivano somministrati due ore dopo il farmaco. La rilevanza clinica di tale interazione non e' stata studiata. Eritromicina: l'uso concomitante del farmaco e di eritromicina ha causato una diminuzione dell'AUC (0-t) di rosuvastatina del 20% e una diminuzione della Cmax del 30%. Tale interazione sembra essere causata dall'aumento della motilita' intestinale provocata dall'eritromicina. Contraccettivi orali/terapia ormonale sostitutiva: l'uso contemporaneo del farmaco e di contraccettivi orali ha causato un aumento delle concentrazioni plasmatiche (AUC) di etinil estradiolo e di norgestrel rispettivamente del 26% e 34%. Tale aumento dei livelli plasmatici deve essere tenuto in considerazione nella scelta delle dosi di contraccettivo orale. Non sono disponibili dati di farmacocinetica in pazienti che assumono contemporaneamente Rosuvastatina e farmaci per la terapia ormonale sostitutiva, e pertanto un effetto simile non puo' essere escluso. Tuttavia, negli studi clinici tale combinazione e' stata ampiamente usata nelle donne, ed e' risultata ben tollerata. Altri farmaci: sulla base di dati ottenuti da studi specifici di interazione, non sono attese interazioni clinicamente rilevanti con digossina o fenofibrato. Gemfibrozil, altri fibrati e dosi ipolipemizzanti (uguali o superiore a 1g/die) di niacina (acido nicotinico) aumentano il rischio di miopatia quando somministrati contemporaneamente ad altri inibitori dell'HMG-CoA reduttasi, probabilmente perche' possono dare miopatia anche quando vengono somministrati da soli. Enzimi del citocromo P450: i risultati degli studi condotti in vitro e in vivo dimostrano che rosuvastatina non e' ne' un inibitore ne' un induttore degli isoenzimi del citocromo P450. Inoltre, rosuvastatina non e' un buon substrato per questi isoenzimi. Non si sono riscontrate interazioni clinicamente rilevanti tra rosuvastatina e fluconazolo (un inibitore di CYP2C9 e CYP3A4) o ketoconazolo (un inibitore di CYP2A6 e CYP3A4). La somministrazione contemporanea di itraconazolo (un inibitore di CYP3A4) e di rosuvastatina ha comportato un aumento del 28% nell'AUC di rosuvastatina: tale piccolo aumento non e' da considerarsi clinicamente significativo. Pertanto, non sono attese interazioni tra farmaci derivanti dal metabolismo mediato dal citocromo P450.
Effetti indesiderati
Gli eventi avversi rilevati con il farmaco sono generalmente lievi e transitori. Durante gli studi clinici controllati, meno del 4% dei pazienti trattati con Rosuvastatina ha interrotto lo studio a causa di eventi correlati, e non, al farmaco. Le reazioni avverse sono classificate in: comuni (>1/100, <1/10) non comuni (>1/1.000, <1/100) rare (>1/10.000, <1/1.000): Sistema immunitario Rare: reazioni di ipersensibilita' incluso angioedema. Sistema nervoso Comuni: mal di testa, vertigini. Gastrointestinali Comuni: stipsi, nausea, dolore addominale. Pelle e sottocute Non comuni: prurito, rash e orticaria. Muscolo-scheletrici, tessuto connettivo e ossa Comuni: mialgia. Rare: miopatia. Generali Comuni: astenia. Come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l'incidenza di reazioni avverse da farmaco tende ad essere dose-dipendente. Effetti a carico del rene: in pazienti trattati con il farmaco e' stata riscontrata presenza di proteine nelle urine, di origine tubulare, rilevata con un test a strisce reattive per le analisi delle urine. Un aumento della presenza di proteine nelle urine (passaggio da assenza di proteine o tracce a ++ ed oltre), e' stato riscontrato in meno dell'1% dei casi durante il trattamento con 10 e 20 mg ed in circa il 3% con 40 mg. Un passaggio da assenza o tracce a + e' stato osservato con la dose di 20 mg. Nella maggior parte dei casi, la proteinuria diminuisce o scompare spontaneamente con il proseguire della terapia e non e' predittiva di danno renale acuto o progressivo. Effetti a carico del muscolo scheletrico: come per gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, nei pazienti trattati con il farmaco sono stati riportati effetti a carico dei muscoli scheletrici, es. mialgia e miopatia non complicate. Negli studi clinici, in pazienti trattati con rosuvastatina 80 mg sono stati riportati rari casi di rabdomiolisi, occasionalmente associati a compromissione della funzionalita' renale: tutti i casi sono migliorati con la sospensione della terapia. Un aumento dose-correlato dei livelli di CPK e' stato osservato in un piccolo numero di pazienti che assumevano rosuvastatina nella maggior parte dei casi, si trattava di aumenti lievi, asintomatici e transitori. In caso di alti livelli di CPK (oltre 5 volte il limite superiore di normalita'), il trattamento deve essere temporaneamente sospeso. Effetti a carico del fegato: come con gli altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, in un numero ridotto di pazienti in terapia con rosuvastatina e' stato osservato un aumento dose-correlato delle transaminasi nella maggior parte dei casi si trattava di un aumento lieve, asintomatico e transitorio.